Di chi è la vita
lunedì 5 luglio 2004 17.53
E.
> Il fulcro di tutte le panzane vetero-clericali
di orarel sta tutto qui.
Per lui la vita non è di chi la vive ma di "dio".
Massimo:
Anche senza dio la tua vita non è tua. La differenmza tra
indicativo e possessivo. E' un controsenso dire che la mia (indicativo)
vita è mia (possessivo). Mia di chi? Di io. E io di chi è?
L'autopossesso di se stessi è come il barone di Munchausen
che si tira su per il codino. Chi tira e chi è tirato? Non
può lo stesso "barone" tirare ed essere tirato.
Non può lo stesso "io" possedere ed essere posseduto.
Mentre possiede (...è mia) non è il posseduto. Mentre
è posseduto (la mia vita...) non è il padrone che
possiede. Come vedi dio non c'entra. Solo un invito a non essere
pensatori sempliciotti.
> L'uomo è semplicemente uno schiavo
di dio che ne dispone (dalla nascita alla morte) come meglio gli
aggrada.
Più che dispone lo crea. E il fatto
che tu sei ateo dimostra lo stile non possessivo del creatore. Tutta
la bellezza e intelligenza del mondo comunica un creatore. Ma l'uomo,
che è una creatura in grado di conoscerlo è sommamente
libero di rifiutarlo. Un padrone con lo schiavo non fa così.
> Questa è la sua visione che
ritiene da bravo talebano vaticano di dover
imporre agli altri. Tutto qui.
La verità è autoevidente.
> Il resto dei discorsi sono come gli
orpelli e le paline di zucchero sulla
torta...inutili, messi lì per far bella figura ma non per
cambiare il sapore
della torta.
Si più critico.
>P.S.
Poi ogni tanto fa degli scivoloni per cui scrive "vuoi morire?
ammazzati"
dandoti libertà di suicidio quale che sia la tua condizione
pur di negare
l'eutanasia...
Cosa posso fare se ti vuoi ammazzare? Tu hai in
dono (per me da Dio) la vita e puoi usarla come vuoi. Non è
tua ma sei responsabile tu dell'uso. Cos'è che non va?
> per cui uno sano che si vuol suicidare
ha più diritto a morire
di un malato terminale che non può suicidarsi perchè
non ne ha la forza.
Ma la logica comincia dove le religioni finiscono...
Nessun diritto nè del sano nè del
malato. E nessun dovere dello stato ad aiutare un suicida sano o
malato.
Il problema del suicidio reclamato come diritto
è che dovrebbe essere reclamato sempre e in ogni caso. Tu
dovresti avere il diritto di essere aiutato a morire anche se non
sei ammalato. Vuoi mettere penzolare con un cappio al collo e tagliarsi
le vene? Dove la dignità in tutto questo? Chiediamo invece
una bella Suicide Box, o una Domestic Pill per fare il transito
al Nulla comodamente e dignitosamente. Chiediamo allo stato che
ci aiuti a fare il passo nella Notte producendo e comercializzando
senza problemi di lacciuoli morali "The last pill". E'
un dirito di tutti no? Senza discriminazioni di età, sesso,
stato sociale.
Massimo |