Il microscopio intercetta qualcosa
sabato 5 luglio 2003 17.00
V. F.
> Mi dispiace orarel ma il tue esempio non è
equivalente perchè, infatti, nessuno di noi crede che un
ovulo inseminato sia una persona (ed in ogni caso l'ultima parola
per noi spetta alla donna, non a noi).
Massimo:
1 - Il microscopio intercetta qualcosa. L'embrione
non è un fantasma o un'invenzione di chicchessia ma è
qualcosa.
2 - Vengono contati i cromosomi. E' qualcosa di umano.
Solo gli umani hanno 46 cromosomi.
3- Viene letto il DNA: non è quello della madre
e non è quello del padre. E' qualcosa di umano diverso dal
padre e dalla madre.
4 - Anch'io però posso grattarmi un pò di
pelle e guardarla al microscopio. Anche quel gruppetto di cellule
somatiche sono qualcosa di umano. Una parte di me, ma non me. Forse
che il grppetto di cellule dell'embrione sono cellule di quel tipo?
Cellule umane ma non un uomo, bensì parte di un qualche uomo
(essendo umane).
5 - L'embrione umano sono cellule umane di qualcuno? E
dov'è questo qualcuno? Possono esistere cellule umane di
Nessuno? Ripeto. Può esstere un gruppo di cellule "anagraficamente"
umane e uniche senza essere parte di Qualcuno?
Per essere cellule uniche di qualcuno ci vuole un qualcuno. Concludo
che quel qualcosa di umano è un Qualcuno. Uno di noi. Ma
è persona?
6 - Ci può essere un individuo umano che non sia
persona? Per me no. Concludo che è un essere umano al suo
inizio.
Hai sentito parlare di Dio in tutto questo ragionamento?
Il punto è, come aggiungi dopo fra parentesi, che se
anche fosse riconosciuto come persona per te non serve a niente.
"In ogni caso l'ultima parola..." In ogni caso, anche
se fosse un essere umano, l'ultima parola... Per te c'è
qualcuno che può decidere del destino di altri.
Poi ovviamente ti arrabbi tanto se qualcuno decide intervenendo
su presunti diritti di altri. Ma già qui hai deciso che qualcuno
può decidere della vita di altri. Hai aperto la falla.
Ateisticamente ti capisco. Il più
forte decide sul più debole. Abbiamo un'unica vita e la vogliamo
vivere senza rendere conto a nessuno. Non c'è Dio e c'è
invece il dolore Vogliamo vivere questo quarto d'ora senza dolore.
E ciò che provoca dolore deve essere allontanato. Comprensibile.
Un figlio non voluto, anche se poi, tranne che nello stupro, ci
si è ingengnati parecchio per mettere in moto il meccanismo
della vita (responsabilità delle proprie azioni!!!), un figlio
non voluto reca dolore. All'unica vita che abbiamo. Va eliminato.
Se avessero ragionato così i genitori degli abortisti avremmo
avuto meno abortisti. L'abortista è un sopravissuto che nega
agli altri ciò che a lui è stato riconosciuto: il
diiritto di vivere.
> Tu credi che esso sia una persona e
che la donna non abbia diritto a liberarsene dall suo corpo.
C'è la legge del disconoscimento. Sono contenti
in tre. Lei che non lo voleva. Una coppia che desidera un bambino.
Il Bambino che vive. Il sacrificio richiesto alla madre è
in fondo un gesto d'amore per la vita, visto che a lei e al partner
è stato concesso di vivere.
> Noi siamo convinti che tu lo creda
solo per fede, ma dici di crederlo per ragionamento. Ora se sei
in grado di ragionare lo possiamo capire subito sul discorso sugli
omosessuali.
Cerca la fede nel ragionamento che ti ho fatto (i
6 punti). Ma saprai essere onesto nell'analisi? Comincio a dubitare
che una sorta di ideologia ti metta dei paraocchi che ti fanno saltare
righe, leggere parole che non ci sono, proiettare su parole idee
tue, voler impedire di avere idee diverse. Dio c'entrra per un bravo
cristiano (e credente) nel dar valore a quella creatura innocente,
indifisa e inopportuna. C'entra nel trovare un aiuto per vincere
l'atteggiamento di evitare il proprio dolore a scapito di altri,
scaricandolo su altri, nel caso il figlio nel grembo.
E poi salti di palo in frasca. Anche se fosse che
un ragionamento è sbagliato tu cosa fai? Getti via tutto.
Se uno dice una fesseria è un Fesso, quindi tutto sbagliato.
Baggio ha sbagliato un rigore ai mondiali? Non deve più giocare.
Per fortuna gli allenatori (ma anche genitori, insegnanti, manager...)
non ragionano come te.
> Li, mi pare che sia evidente a tutti,
all'ordine di medici, alle varie nazioni europee, ecc. che tu
sia nel torto e che quindi non ragioni correttamente.
Cosa dicono? Che "l'istinto? omosessuale è
interiore alla persona? E con questo? Ogni impulso che uno si trova
dentro è con ciò naturale solo per il fatto di esistere?
Naturale non nel senso che esiste. Ma che fa parte del significato
desumibile dalla natura. Il significato della sessualità.
E comunque il cosidetto "gene" dell'omosesualità
esiste? E' stato trovato? Dov'è? O è un paravento
ideologico?
> A causa di questa falla sono autorizzato
a ritenere che non sei in grado di fare ragionamenti logici. (come
l'esempio che porti sulle leggi raziali dimostra) Ergo: prima
di discutere sugli ovuli fecondati, che non possono interloquire
con noi, parliamo dell'omosessualità, visto che esiste
la possibilità di discutere con loro.
Naturalmente tu sei libero di invertire le posizioni e di ritenere
che a sbagliare è il mondo intero civilizzato e tu hai
ragione. In tal caso considerati un genio e tutti gli altri (medici,
psicoligi ecc. compresi) considerali pure dei deficenti. In tal
caso non ci puoi fare nulla.
Io ho bisogno di capire che tu sai usare il raziocinio e non fai
affermazioni solo perchè così dice la chiesa.
Ma perchè dovrei dirlo perchè lo dice
la chiesa? Mi sto facendo una mia idea e se fossi convinto che la
chiesa sbaglia su qualcosa farei battaglia e difenderei la convinzione
che ho. Non mi conosci non sai come agisco nel mio ambiente. Questa
idea di essere qui come vassallo della gerarchia mi fa sorridere.
E' un grave pregudizio pensare che i credenti non abbiano una loro
testa.
Io ho fatto un ragionamento per spiegare perchè
per me non è naturale. Un ragionamento per cui ho impiegato
un bel pò di tempo e che tu neanche minimamente consideri.
Ma che parlo a fare?
Massimo
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