"Ma dov'era
Dio mentre accadeva tutto questo? Ho pensato: forse si era distratto".
Così ha detto in un'intervista televisiva il sacerdote
di uno dei paesi colpiti dal terremoto nel Molise. E al giornalista,
scosso dalla forza di quella frase, ha aggiunto, quasi a mitigare
una prima reazione a caldo:
"Adesso penso che Dio era qui, tra noi, come sempre".
1A ::: 1Ai
::: 1B :::
1C ::
1E :::
Prima
A (liceo scientifico)
Ma Dio c'è sempre?
Non so, forse era lì, si è
voltato un attimo e gli è sfuggita di mano la situazione
ed è successo quello che non avrebbe voluto. O forse non
c'era, era impegnato altrove e le cose non potevano andare in
altro modo che così. O magari era lì, tutto concentrato
a far crollare quel tetto, non per cattiveria o per uccidere i
bambini, solo per dare un segno a noi, che però, evidentemente,
non abbiamo colto. No, sicuramente non l'ha fatto apposta, non
avrebbe avuto motivo di seppellire sotto il crollo tutti quei
bambini, provocando così tanto dolore alle famiglie. Deve
essere distruttivo iniziare a crescere un figlio, curarlo, amarlo,
e poi vederselo portare via da una cosa così, senza motivo,
e non vederlo più crescere, diventare grande. Sicuramente
Dio c'era e c'è sempre e dovunque, però non è
stato lui. Lui era solo uno spettatore, ma comunque vedendo quanto
accadeva poteva anche fermarlo, evitare. No. Ha lasciato scorrere.
Chissà poi perché. Perché? La domanda più
ricorrente, anche se spesso non ha risposta, oppure ne ha una
che non riusciamo a capire. Questi fatti vanno al di là
della razionalità. E quando accade qualcosa che razionalmente
non riusciamo a spiegare, pensiamo a Dio, onnipotente e onnipresente,
quindi "responsabile" di tutto. All'inizio dei tempi,
però, ci ha lasciati liberi di scegliere cosa fare, che
strada seguire, bene o male. Quindi, Lui, anche se è ovunque
e può fare qualunque cosa, è solo un osservatore,
che ci può dare dei segni per mandarci su una certa strada,
ma alla fine a scegliere siamo sempre noi e quindi noi i responsabili.
Ma, allora, alla fine, Dio c'era o non c'era? C'era, c'era, come
sempre, e come sempre ha visto e ha scosso la testa tristemente,
perché anche questa volta gli uomini da soli non hanno
combinato niente di buono. Poi si è alzato, scosso dal
rimorso di non averci impedito di provocare tutto questo, è
andato a riparare come poteva, consolando i genitori e accogliendo
in cielo i piccoli angeli.
Emanuela
Perché voler sempre attribuire la colpa a qualcuno?
Dio è sempre con noi, anche se non materialmente,
ma spiritualmente Lui c'è: è in mezzo a noi, ma
non per questo possiamo incolparlo di aver causato quella strage
di bambini. Ci dovremmo allora porre questa domanda ogni volta
che accade anche solo una semplice ingiustizia.
Dio non interferisce con il nostro mondo, per il semplice motivo
che non ne fa parte. Infatti, quando so Figlio, Gesù Cristo,
fu arrestato e accusato di essersi dichiarato re disse: "il
mio regno non è di qui, se fosse stato di qui i miei soldati
avrebbero combattuto al mio fianco". Quindi perché
porsi queste domande? Perché voler attribuire la morte
di quei bambini a Dio?
Cornale Beniamino
E' COLPA SUA?
A Dio,
proprio a te ho deciso di indirizzare questa lettera perché
credo sia l'unica "persona" alla quale possa rivolgermi
in questo caso.
Dov'eri quando il terremoto ha soppresso un'intera classe elementare,
tante abitazioni e persone?
A mio parere non credo si possa dare la colpa a te. E' un fenomeno
naturale la presenza divina non c'entra.
Forse ogni persona presa dalla disperazione, per questo dramma,
non riesce a dare delle giustificazioni possibili e riversa il
dovere su Dio.
Allora cosa dovremmo dire a proposito del crollo delle Twin Towers
di New York, della fame nel mondo o ancora dei prigionieri nel
teatro a Mosca? Tu dov'eri?
La stessa risposta "Dio era distratto" non si può
dare. A questo punto possiamo darci due spiegazioni, la prima:
se è colpa di Dio allora che sia più presente nei
nostri giorni;
la seconda: non è colpa di Dio, sono cose che succedono
dobbiamo rassegnarci a quello che succede e vigilare perché
queste non accadano.
Qual è la più vera? Non lo so, ognuno di noi rifletta
e decida. Io ci ho già pensato.
Ilaria Fiorini
"Dio è davvero il colpevole di tutto?"
Sinceramente è una risposta molto difficile
da dare, penso che chiunque non ne abbia la certezza assoluta.
Può darsi che Dio abbia permesso questa disgrazia per farci
capire in qualche modo di quanto sia necessario fare il massimo
per tutelare la vita di ognuno, la vita infatti è la cosa
più importante e preziosa che abbiamo, la vita è
il suo dono.Queste sono solo mie supposizioni, ma ritengo che,
se il Signore è davvero responsabile, anche se in minima
parte, della tragedia avvenuta a San Giuliano di Puglia, non volesse
punire i bambini , anime innocenti senza nessuna colpa, ma l'umanità.
Può darsi che il significato di tutto questo sia che, dai
nostri errori, potrebbero pagare le persone più care a
noi, coloro che sono meno coinvolte e non hanno alcuna responsabilità.
Penso comunque che le vere vittime di questo episodio siano le
famiglie dei bambini morti, esse si sono viste portare via improvvisamente
i loro figli, e non sanno trovare una spiegazione all'accaduto,
rimane solo un grande dolore. Possono dare la colpa a Dio per
sentirsi meglio, ma una spiegazione logica a questo avvenimento
non c'è, si sa solo che, come ogni anno milioni di bambini
muoiono di fame, solo per aver avuto la colpa di essere nati in
un paese povero, degli alunni insieme ala loro insegnante hanno
perso la vita da un momento all'altro: la loro unica responsabilità
era quella di trovarsi nel momento sbagliato e nel luogo sbagliato,
un luogo che è ritenuto sicuro. La domanda che inevitabilmente
ci si pone è: "Ma è giusto tutto ciò?".
Certamente no, ma penso che il mondo non sia giusto e di questo
non penso che Dio abbia responsabilità, lui vuole solo
il nostro bene e ci ha lasciati liberi di decidere la nostra vita,
offrendoci però il suo esempio.
Bea
DIO DECIDE E DEVE ESSERE RISPETTATO
Siamo sicuri che tutto ciò che accade
oggi, bello o brutto che sia, non debba essere attribuito a colui
che ci ha creato? Io penso che Dio sia colui che, per motivi sovrannaturali,
decida l'avvenire dell'umanità in tutte le sue sfumature.
Per quanto riguarda i fatti che fino ad oggi ci toccano sentimentalmente
in seguito al terremoto che ha colpito S. Giuliano di Puglia.
Anche questo penso che sia stato voluto da Dio in quanto stranamente
l'unico edificio crollato è la scuola. Non sono però
in grado di rispondere all'odiato "Perché?" che
i parenti delle vittime continuano a porsi. Sicuramente penso
che non importa il fatto che le vittime siano state dei bambini
perché se fossero stati dei giovani, adulti o anziani sarebbe
stata la stessa cosa. Valgono meno dei bambini? Con questo non
voglio dire che non mi dispiaccia ciò che è accaduto,
anzi io stesso non riesco a spiegarmelo. Sicuramente accendere
la Tv e vedere che ogni canale parla di questo argomento, capisco
che il tutto abbia avuto un'importanza che nel corso del tempo
non verrà scordata. Penso che la domanda che l'ateo si
è posto poteva essere posta riferendosi ai fatti dell'11
settembre 2001. E del terremoto di Assisi ce ne siamo scordati?
Anche quella è stata una tragedia. A me sembra che Dio
venga tirato fuori solo quando ci fa comodo! Sicuramente i parenti
delle vittime hanno tutte i motivi per disperarsi ma io sto con
Dio e fiducioso in lui rispetto le sue decisioni. Come tutti i
Cristiani credo nella vita dopo la morte e quindi non ho paura.
Ricordiamoci che questa è una piccola tappa che noi viviamo
poi dopo la morte passiamo all'altra riva del fiume che ci porta
alla vita eterna.
Forte Pier Luigi
Non dipende tutto da Dio
Non credo che Dio potesse impedire ciò
che è successo a S. Giuliano. Accade spesso che io mi chieda
dov'è Dio quando vedo accadere degli episodi terribili;
ma non penso che ci sia risposta. Secondo chi crede, Dio avrebbe
potere su tutto e su tutti. Io non so se è così,
ma non credo. Se Dio avesse potere su tutto, dovrebbe impedire
certe cose. A volte, ho pensato a questo argomento; magari quando
mi sono accadute cose spiacevoli o quando sono accadute ai miei
parenti o amici. A me capita di ringraziare Dio, se mi capita
qualcosa a cui tenevo particolarmente o semplicemente per ringraziarlo
della mia vita. A volte mi capita anche di fargli delle richieste,
nonostante pensi che non dipende tutto da lui. Io penso che credere
in Dio e quindi pensare ad un suo eventuale aiuto nel momento
del bisogno, non sia sbagliato; ma penso anche che credere in
Dio sia un modo per avere "qualcuno" al nostro fianco
nei momenti difficili, ma che non è necessariamente vero;
anzi, è vero solo se ci si crede. Infatti potrebbe anche
essere un'invenzione di tutti noi, per avere appunto, un aiuto
psicologico. Nel caso della scuola di S. Giuliano, come ho detto
prima, non credo che Dio potesse impedire la tragedia. Ci sono
stati genitori, che dopo aver riabbracciato i loro figli recuperati
dalle macerie, hanno ringraziato Dio; ma gli altri genitori i
cui figli sono morti cosa avranno pensato riguardo a Dio? Secondo
me hanno pensato, perché Dio non abbia salvato anche i
loro figli. Per questo io penso che non dipenda tutto da Dio,
perché se fosse dipeso tutto da lui che è "infinitamente
buono", avrebbe salvato tutti, no?
Lisa
VIVI E LASCIA VIVERE!!!
Secondo me non si sa dov'era dio quando è
successo il finimondo; una cosa è certa però, dio
non dio secondo me quella scuola e quelle case erano costruite
un po' male.
Quando mia mamma disse. "Sai è successo un grande
terremoto in Molise!!!" Io all'inizio non ci diedi molta
importanza, perché ero molto arrabbiata. Ma quando vidi
le immagini in T.V. ci rimasi molto male.
Sono morti molti bambini e quei pochi che si sono salvati sono
sconvolti. Pensavo ai bambini che si sono salvati e mi chiedo:
Ma che coraggio avranno quando dovranno tornare a scuola? Se ci
vorranno ancora tornare.
Spesso noi ragazzi diciamo: "Ha! Che schifo
la scuola!" "Ha! Che noia la scuola!" Ma pensare
ai bambini che sono morti e che a scuola non ci andranno più,
viene malavoglia ripetere quelle frasi.
Spesso diciamo anche: "AH! Che vita schifosa!" "AH!
Ma cosa vivo a fare!" forse facendoci un lavaggio del cervello
capiremo che è meglio prendere la vita com'è perché
si vive una volta sola!!!.
Vale 88
Il mondo ci è stato lasciato ora dobbiamo occuparcene.
Secondo me Dio era sempre al suo posto e osservava
i fatti dall'alto, mentre la scuola di San Giuliano cadeva a pezzi,
non perché non se ne interessasse, ma perché è
stata una calamità naturale.
Anche durante la prima e la seconda guerra mondiale Dio non fece
niente per mettere fine al massacro degli Ebrei, ma ci hanno dovuto
pensare gli uomini; quindi ne deduco che Dio ci ha lasciato il
mondo, tocca a noi occuparcene e ci ha insegnato delle regole
che dovremmo rispettare, cosa che non sempre facciamo.
Non vorrei mai essere nei panni dei genitori e dei parenti dei
ragazzini morti sotto le macerie della scuola di San Giuliano,
perché deve essere uno strazio inimmaginabile.
Per concludere penso che Dio comunque, accolga questi bambini
con grande dolore , ma anche con grande gioia, perché è
sicuramente dispiaciuto che siano morti, ma anche contento che
siano lì con lui.
Matteo Michelini (Mich 88)
NON POSSIAMO FARE NIENTE
E' facile dice questa frase, è facile
dare la "colpa" a qualcuno di superiore.
Anche a me personalmente verrebbe da dirlo ma
pensandoci
poi bene non lo riaffermerei di nuovo.
Non è colpa di Dio per quello che è accaduto, è
successo e basta. Non c'è perché non c'è
una spiegazione; non possiamo giudicare, non conosciamo.
E' stato il terremoto, causa naturale.
Se fossi stata una sopravvissuta probabilmente non saprei cosa
dire, chi colpevolizzare, starei zitta nel mio dolore, incredula,
senza speranza.
Queste grandi tragedie ti cambiano la vita, se persino un prete
dice " dove era Dio" vuol dire che un segno te lo lascia,
ben visibile.
Forse il fatto di attribuire la colpa a Dio è la scappatoia
più facile più breve. Ma non possiamo saperlo.
Quando accadono questi misfatti come eruzioni vulcaniche, terremoti,
alluvioni, valanghe frane, l'uomo sta fermo, impotente, non c'è
nulla che può fare. La grande forza della natura non si
può combattere né controllare e quando si scatena
solo il tempo ci è amico. Subire a bocca chiusa, questo
ci è concesso.
-Helén- '88
Dio e il terremoto
Secondo me, Dio era presente, come sempre,
ma non si può cambiare il destino. Qui sulla Terra ogni
persona che nasce ha già un destino segnato, che non si
può cambiare; quindi se Dio voleva che quei 29 bambini
lo raggiungessero in paradiso, lo poteva fare e così è
accaduto. Sono molto dispiaciuto i genitori delle vittime, perché
perdere un figlio, è una delle cose più terribili
che possa esistere. Un'altra cosa che ho pensato è che
tutti i giornali, i telegiornali e gli abitanti di S. Giuliano
di Puglia se la prendono con Dio, ma non è tutta colpa
sua, certo poteva aiutarli quei poveri bambini, ma la colpa, sta
nella negligenza dell'uomo. Esso doveva costruire questi edifici
con muri più spessi e solidi; e poi l'impiegato doveva
dire, dopo che era venuta una tenue scossa, di lasciare a casa
i ragazzi. Invece da tenue si è tramutata in una violenta
e devastante scossa di terremoto dell'ottavo grado della scala
Mercalli. Ieri pomeriggio e sera, le reti italiane di maggior
importanza hanno chiesto dei soldi per aiutare i terremotati,
grazie ai nostri aiuti sono riusciti a superare i 6 milioni di
Euro, spero che la somma aumenti sempre più e aiuti quei
poveri in Molise.
Fabrizio Muzzi
"Interrogativi"
Bella domanda!
Io, da credente, non so cosa rispondere. Forse ha fatto tutto
ciò per punire noi, uomini, di qualcosa di orribile che
abbiamo commesso. Comunque, non mi spiego e non capisco perché
proprio quella scuola, a San Giuliano di Puglia, quei bambini,
ancora innocenti e privi di colpe e infine, quei genitori che
ora sono straziati dalla perdita di un figlio.
Credo in Dio e credo anche che ciò che ha fatto, se si
può "incolpare" di tutto ciò solamente
lui, è stato fatto per un motivo preciso, il quale rimarrà
segreto a noi uomini per sempre, come per altri episodi che si
sono succeduti nella passato e che si succederanno nel futuro,
i quali hanno portato e porteranno la morte e milioni di interrogativi.
Vorrei citare un breve pezzo di un brano intitolato
"Orme" e dedicarlo a tutte le persone che vivono nella
sofferenza: "
nei momenti più difficili della
vita Dio ti porta in braccio per sorreggerti
"
Giulia
Il dilemma
Giovedì 31 ottobre. Il giorno di Halloween.
Ero a casa di una mia amica con delle altre ragazze e festeggiare.
Ad un certo punto una mia amica (Mariangela) telefona a casa e,
parlando con sua madre, le chiese quando doveva partire suo padre.
Alla fine della telefonata le chiesi che cosa era successo e mi
spiegò che suo padre, visto che faceva parte della protezione
civile, era dovuto partire per andare a soccorrere dei bambini
che erano stati schiacciati dalle macerie di una scuola crollata
a causa di un terremoto. In quel momento mi sono venute in mente
tante immagini e tanti pensieri sull'accaduto. Ho pensato a tutti
quei bambini che hanno perso la vita per futili motivi di sicurezza
e per l'ignorante pigrizia degli uomini che pur sapendo che quella
scuola non era nella norma di sicurezza, non hanno fatto niente
per migliorare la loro situazione anzi, l'hanno peggiorata aggiungendo
un altro piano alla scuola. Ho pensato a tutta la sofferenza che
potevano provare i loro parenti e i loro conoscenti in quei lunghissimi
attimi di terrore, disperazione e di paura che si porteranno dietro
per tutta la vita. In questi momenti tutte le persone, e forse
anche quelle non credenti, pregano, supplicano, parlano con Dio
affinché tutte le persone che sono sotto alle macerie escano
immuni da questa bruttissima vicenda. Ma una delle persone più
improbabili del mondo, una delle persone più vicine a Dio,
una delle persone che basa la sua intera vita a servire Dio, rinnega
per un momento la giustizia e la bontà che dovrebbe essere
propria a Dio, chiedendosi:
Ma dove era Dio mentre tutto questo è accaduto?
Quando ho sentito questa domanda mille pensieri e soprattutto
dubbi si sono affollati nella mia mente; un pensiero è
stato: sono cose che potevano succedere, era già stabilito
tutto dall'inizio. Ma in un secondo momento pensai: quale persona
o peggio, quale Dio permetterebbe che succedano queste tragedie
in cui tantissime persone perdono la vita causando tantissima
sofferenza di moltissime persone? A questa domanda, a cui tutti
ci avranno pensato, non riesco a dare una risposta convincete
e con una valida motivazione e penso che a questa domanda non
si riuscirà mai a dare una risposta senza che non ci sorgano
altre mille domande che la contrappongono.
Romagnoli Lorena
DIO E LA TRAGEDIA DI SAN GIULIANO
Secondo me Dio non ha responsabilità
nella tragedia di San Giuliano, in quanto è stata causata
da un terremoto, un evento naturale, causato dalla natura. Mi
chiedo però perché siano dovuti morire tanti bambini,
così innocenti. Questo forse è colpa di chi ha progettato
e costruito la scuola. Ma perché proprio dei bambini e
non, al posto loro, degli anziani? Di terremoti ne sono venuti
tanti, spesso causando delle vittime, ma mai solo, tanti, bambini.
Forse è per questo che ci chiediamo dov'era Dio in quel
momento. Il perché di tutta questa ingiustizia. La colpa
però non va cercata in Dio, ma in coloro che hanno costruito
la scuola. Come si può costruire un edificio così
importante senza norme antisismiche? Ma chiederselo adesso no
serve più a niente.
Sarti Nicolò
"Cosa si poteva fare?"
Un terremoto è un fenomeno naturale,
piò accadere, Dio cosa poteva fare? Non mi sembra giusto
scaricare la colpa su qualcuno. Molte altre persone in passato
hanno perso dei familiari o degli amici a causa di terremoti,
incidenti stradali o qualsiasi altro motivo e forse altre ne perderanno
in futuro, ma la domanda è sempre la stessa: "Dov'era
Dio quando tutto questo è accaduto?", una domanda
che non ha mai avuto risposta. Quando penso a quello che è
successo non mi viene in mente questa domanda, ma un'altra: "Perché
in un intero paese è crollata solo la scuola?". Secondo
me è più giusto cercare le cause nel concreto, si
è parlato di recenti lavori di ristrutturazione. Sono stati
svolti correttamente?Perché tutti gli altri edifici hanno
più o meno retto e la scuola no? Se si vuole trovare un
colpevole è l'unica pista che si piò seguire, non
si può dare la colpa a Dio, piuttosto sarebbe meglio ringraziarlo
per quei pochi che si sono salvati. Ma ormai quello che è
successo è successo, non si può tornare indietro.
Si può solo andare avanti e cercare di migliorare i sistemi
di costruzione antisismici. Il terremoto non lo possiamo fermare,
possiamo solo cercare di evitare le tragedie.Certo, questo non
quei bambini ai genitori, ma forse permetterà ad altri
di non perderli.
Serry
Chi è stato?!
Io non saprei spiegarmi , perché è
da un po' di tempo che non so come sia successo , ma non sono
più me stesso nella fede , infatti sono alcune settimane
che non vado più a messa la domenica ,dicendo invece ai
miei che ci vado. Il giorno dei morti , mi è sembrato di
essere costretto di andare a messa con i miei genitori , perché
ero già abituato a non andarci .
Dopo questa parentesi ,non saprei cosa dire sulla frase "ma
dov'era Dio mentre tutto ciò accadeva ?", però
a volte mi veniva da pensare la stessa frase per qualche mia faccenda
personale. A volte penso che Dio ci abbia lasciati liberi ,quindi
non è causa sua se succede qualche disgrazia. Mi viene
da pensare anche che sia opera del Diavolo. Tutti pensano che
sia Dio a essere la causa delle disgrazie, mentre io a volte penso
che sia opera del Diavolo.
Giulio Paolo Simoni
Perché tutto ciò è accaduto?
Dovendo confessare ciò che penso
io non so che pensare. Se Dio è veramente potente come
si dice perché non ha impedito che tutto ciò accadesse?
Nella Bibbia Dio viene presentato come colui che è ovunque,
che tutto vede, che tutto sa e che tutto può (per esempio
le sette piaghe d'Egitto, la divisione del Mar Rosso, ecc.); ma
se davvero è così forte perché non ha steso
la sua mano e sostenuto il soffitto della scuola? Perché
non ha salvato tutti quei bambini e quegli insegnanti? Perché
non ha fermato il terremoto? E, soprattutto, perché non
ha impedito tutto ciò mentre poteva farlo usando una frazione
microscopica del suo infinito potere? Come può non reagire
alla morte di tanti innocenti e al pianto disperato e straziante
di tanti genitori? Come può?
La risposta a tutti questi quesiti purtroppo non la conosce nessuno
poiché nessuno finora è mai riuscito a parlare con
Dio al di fuori della Bibbia.
Penso che, come me, molte altre persone siano iraconde verso Dio
oppure non sanno che credere dopo l'accaduto di un così
terribile fatto.
So solo che per spingere un prete a dubitare di Dio vuol proprio
dire che stavolta il Signore ha veramente esagerato, è
stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso (in seguito, per
esempio, al crollo delle torri gemelle).
Quanto a me, dalla notizia dell'accaduto, la sera esito o comunque
faccio molta fatica a pregare ed ho molti più dubbi di
prima sulla presunta infinita bontà di Dio, sul suo operato
e sulla mia fede.
Per finire vorrei tentare di esprimere ciò che credo sarebbe
stato il mio pensiero se fossi stato uno dei genitori di San Giuliano
citando il titolo di un testo del grande cantautore Francesco
Guccini: "Dio è morto".
Darius
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