Prima D
RIFLESSIONE
Ligabue i questa canzone cerca Dio, non ha ancora capito chi
è veramente e anche se ha l'anima vuota, vuole parlare
e chiedere il perché di molte cose.
Secondo me non crede in lui perché non l'ha mai visto,
l'ha cercato molte volte ma non si fa mai vedere né sentire.
Crede che sia una persona inventata che osserva tutto senza aiutare
né toccare niente, sentendosi superiore a tutti.
anche i bambini piccoli a volte hanno queste sensazioni, perché
sentono parlare molto di lui e credono che sia un amico, però
non lo vedono mai e chiedono il perché.
Ma tutti rispondono sempre che c'è ma non si vede, che
è sempre vicino a te ma non si sente,e per parlare con
lui servono le preghiere.
A me fin da piccola hanno insegnato che Dio esiste e io ci ho
sempre creduto però adesso mi accorgo che non è
proprio un amico, non ho mai parlato veramente con lui, cioè
ci ho provato ma non mi ha mai risposto nessuno.
Non è che non ci credo, ma vorrei aver delle prove sulla
sua esistenza, per essere sicura che non sia veramente un personaggio
inventato.
Sono sicura pero dell'esistenza del bene e del male, e visto che
Dio è dalla parte del bene, almeno è un cosa giusta.
Fede Ardizzoni
Noi e Gesù
Tante domande e poche risposte ,a quelle domande a cui vorresti
avere una risposta certa e sicura
.Gesù chi è
davvero per noi? Cosa fa per farci felici? Perché a volte
fa accadere tante disgrazie? Ho pensato a trovare una o più
risposte esaurienti
.secondo me Gesù ci ha dato molte
possibilità per sfruttare tutto ciò che lui ha creato,
ma noi ,noi uomini non abbiamo saputo cogliere tutto ciò
al momento giusto.
Tutti noi speriamo in un "mondo migliore", con la pace,
l'armonia, la felicità, ma se non ci crediamo per primi
questo non potrà mai accadere. Vorrei porre anche una domanda
a quelle persone che non credono nell'esistenza di Gesù,
e pensano che tutte le "cose" brutte siano dovute da
lui, ma allora quelle belle da chi sono volute? Chi le fa accadere?
Magari farsi troppi interrogativi non è la cosa più
migliore, ma riflettere a volte su questioni importanti, può
portare alla crescita e alla conoscenza di nuovi orizzonti. Comunque
credere in Gesù ti dà una certa sicurezza, e puoi
contare così su una persona affidabile; puoi trovare la
forza di affrontare problemi grandissimi e quando ne sei uscito,
ne sei soddisfatto e hai maggiore di affrontare la vita, e sicuramente,
anche gli avvenimenti negativi possono darti un insegnamento.
MARTINA BALLANTI
Caro Dio,
forse in questo momento ti disturbo però a catechismo mi
dicono sempre che di tempo per noi ne hai sempre. Volevo farti
molte domande però immagino che altre persone cerchino
di comunicare con te.
Io ho un problema che sto affrontando e sono indeciso perché
è come se io fossi ad un incrocio e non sapessi che strada
prendere per la paura che ho di perdermi.
In questo momento mi rivolgo a te per chiederti aiuto perché
non ho " il navigatore satellitare" sinceramente mi
ispira anche la tua via, dove abiti, però devo ancora capire
perché a catechismo ti devono sempre far pensare al mondo
come "rose e viole" però quando esci dal parco
incantato dove da piccolo credevi di vivere devi affrontare problemi
, tanti problemi e di tempo di parlare con te ne ho sempre meno.
Purtroppo non ho il tuo indirizzo postale però spero che
in che in questo momento tu, in qualche modo mi ascolterai perché
io ho bisogno di una cartina geografica che mi indichi la strada
dove andare ,quando , d'estate facciamo i campi scuola con la
parrocchia di Canzoni su di Te ne sento parecchie e capisco anche
che molta gente ti deve voler bene , sappi che tra questi ci sono
anche io e spero e spero di volertene anche nei momenti dove spaccherei
qualcosa dalla rabbia .
L'ultima cosa che devi stare vicino a molte persone però
se tu riuscissi a trovare un'oretta al giorno per me,te ne sarei
veramente grato. Scusa per il disturbo però a me mi ha
fatto piacere chiacchierare con te .
Ciao, ci sentiamo la prossima volta.
BALLAROTTA FEDERICO
La richiesta del bambino di poter vedere Dio o Gesù, è
una domanda forse un po' imbarazzante; non si sa cosa rispondere
per non deludere i suoi interessi nei confronti della preghiera
e del Dio stesso.
La madre gli dice di non abbandonare l'interesse e di continuare
a pregare perché magari, credendo fino in fondo una risposta
si può sempre riceverla.
La fede in Dio forse, un giorno potrebbe venire ripagata in qualche
modo prima o poi
Potresti anche avere la fortuna di vederlo.
Il bambino però, è stanco di recitare sempre le
stesse parole, sempre le stesse quattro o sei righe che siano!
Forse è stanco di pregare per qualcosa di astratto, forse
nemmeno esistente e di cui comincia anche a dubitare non vedendolo,
non ricevendo risposta o neanche un "grazie".
La madre in un certo senso gli apre gli occhi: Dio non esiste
solo per ascoltare qualcosa di già fatto! Esistono anche
le tue preghiere personali , tue richieste, tue speranze o sentimenti
che gli puoi recitare o che gli puoi riferire perché egli
può percepirli. Non rifiuta le richieste di ognuno di noi
solo perché sono già fatte, perché siamo
minorenni, perché siamo soli o abbiamo commesso qualche
peccato. Penso che Dio sia sempre disposto a perdonarci per qualche
peccato per aiutarci a ritrovare la strada giusta nella vita di
tutti i giorni .
Anche Ligabue, che è autore della canzone, la pensa un
po' come il bambino
Lui è convinto che Dio accetti
solo preghiere già fatte e oltretutto non è neanche
sicuro che le ascolti. Si chiede: Hai un momento Dio? Egli desidera
parlare con lui, forse anche vederlo, proprio come il bambino
ed avrebbe alcune domande da porgli a cui vorrebbe però
ricevere una risposta. Continua a domandargli se ha un attimo
per venire ad ascoltarlo, per dare una risposta ai suoi perché
e infine gli chiede perfino quanto gli deve per poter ricevere
una risposta.
Il fatto che non risponda nessuno "dall'altra parte"
lo irrita e così pensa: "Ma ho qualcosa in cui credere?"
Egli è cosciente del fatto che Dio sia occupato ad ascoltare
anche agli altri
Ma una cosa è sicura: non deve dubitare
della sua esistenza solo perché la risposta di Dio è
il silenzio
Bisogna sempre continuare a sperare e a credere
in ciò che si vuole ottenere.
Elisa Bencivenni
Ho qualcosa in cui credere?
Non riesco mica a ricordare bene cos'è.
C'è un po' di traffico nell'anima
Hai un momento Dio?
Lo so che fila c'è, ma tu hai un attimo per me? (
.)
Penso che Dio non sia così occupato come dice lui, siamo
noi quelli che abbiamo "un po' di traffico nell'anima",
siamo talmente presi dalla nostra vita che Dio è spesso
trascurato.
Forse dovremmo provare a prendere questa canzone come un trampolino
di lancio verso di lui.
E' troppo facile dire: -" Io credo come pare a me",
oppure, " Se non vedo non credo".
Le cose vere della vita bisogna cercarle, e per me Dio è
colui per il quale vale la pena di vivere.
Quante volte mi sono chiesta se Dio esistesse veramente
..
forse troppo poche.
Bencivenni Giulia
Nel testo della canzone Ligabue si rivolge a Dio, gli domanda
se ha un po' di tempo per lui, se lo può aiutare, se si
può far vedere. Si domanda perché non riesca a vederlo
e perché non lo percepisce e non sente la sua presenza,
vuole il suo aiuto, vuole credere nella sua esistenza ma non ne
è sicuro. Cerca di capire il senso della vita, se può
avere qualcuno a cui credere, qualcuno che sia sempre presente
anche nelle avversità e che gli dia una mano. Vuole una
risposta ai suoi perché e ai suoi dubbi, la sta cercando.
Nel breve dialogo riportato di fianco, invece, un bambino esprime
la sua volontà di vedere Gesù perché vuole
essere sicuro della sua esistenza, non vuole solamente parlargli
attraverso noiose preghiere sempre uguali e già fatte.
Allora gli viene risposto che può ricorre anche ad altri
metodi, che può parlargli dei suoi problemi o dei suoi
pensieri. Il bambino però dichiara di non avere mai ricevuto
una risposta, che dopo i tentativi di rivolgersi a Lui, Gesù
non si è mai fatto sentire, per questo è in dubbio
sulla sua esistenza e vuole vederlo.
È normale che da piccoli si abbia la voglia di vedere se
ciò che ci viene insegnato dal catechismo e andando a messa
sia vero, se Gesù, se Dio siano realmente esistenti e non
siano frutto della mente degli uomini che cercano di dare una
risposta al perché della vita. Sin da piccoli abbiamo creduto
ciecamente a ciò che abbiamo imparato, ritenendo che in
alto ci fosse una persona che ci osservasse, che ci guidasse e
che ci aiuta sempre.
Abbiamo imparato a pregare, a parlare con Lui e chiedergli una
mano, aspettando una sua risposta. un bimbo che non l'ha ricevuta
e che non ha mai sentito la sua voce vuole una conferma per continuare
a credere. Adesso sta a noi trovare una risposta, decidere se
continuare a credere,, a fidarci di chi ci ha dato la possibilità
di vivere e ci segue nel nostro cammino, oppure decidere di ignorarlo,
di pensare che sia solo un'invenzione dell'uomo per non sentirsi
soli e per dare un senso alla loro vita.
Personalmente sono ancora in cerca della sicurezza di cui avrei
bisogno per continuare a credere veramente e continuerò
a cercare una risposta fino a che non l'avrò trovata.
Nahema Cassanelli
Penso che a tutti capiti di chiedersi perché, se veramente
esiste un Dio, continuiamo comunque a soffrire, le persone a cui
vogliamo bene non ci sono più, ogni giorno è più
difficile alzarsi e dire: "Ok, io sono qua e nonostante tutti
i problemi e le domande, devo andare avanti".
Ci hanno insegnato che se si è buoni, se si prega, Dio
ci aiuta nei momenti difficili. E allora uno ci crede, s'impegna
d essere una brava persona(non ottenendo sempre il risultato sperato!),
cerca di non dare importanza agli amici che gli ridono dietro
perché crede.
E iniziano i problemi, si sta male e ci si rivolge a qualcuno
che si pensa possa risolvere tutto quello che non va; si spera
e si aspetta con fatica perché comunque bisogna andare
avanti ogni giorno, anche se quello che si vorrebbe fare è
solamente fermarsi, lasciarsi andare e rinunciare. Il tempo passa,
le cose peggiorano e l'aiuto sperato non arriva. Allora uno pensa
che, va bene, magari non era un problema così insormontabile
da non poterlo risolvere con le proprie forze. E si va avanti,
si continua a credere, anche se la fede inizia ad indebolirsi.
Poi si perdono delle persone care, le amicizie finiscono, persone
che ti erano sempre state vicine e che non ritenevi molto importanti,
partono per fare una esperienza in un posto lontano e ti accorgi
che senza di loro soffri, che sono fondamentali per la tua crescita,
che hai bisogno della loro presenza per affrontare ogni nuovo
ostacolo. Il dolore aumenta, la richiesta d'aiuto è più
forte, il tempo passa e uno perde la speranza e, a poco a poco,
anche la fede.
Si rimane sconvolti da quello che ci circonda, le guerre, la morte
di milioni di persone innocenti, e allora uno dice: "Forse
non ha aiutato me perché deve salvare quelle situazioni
che sono cento volte peggiori della mia". Ma neppure quei
problemi si risolvono, la guerra continua, le persone muoiono
ogni giorno di più.
E allora come si riesce a credere in un Dio che tutti dicono buono
ma che permette che accadano quelle cose!? Non si riesce più
a rimanere senza risposte e affermare che Dio esiste non aiuta
a non soffrire.
Si cercano spiegazioni, si danno delle motivazioni al perché
si sta male, al perché un familiare muore, e all'inizio
si riesce, più o meno bene, a credere che se è accaduto
c'è un motivo.
Ma poi i problemi, le sofferenze si accumulano, aumentano, distruggono
una persona e non si riesce più a trovare una motivazione
valida per ognuno di essi, e ci si lascia andare, non si cercano
più spiegazioni perché si sa che non esistono risposte.
Chi è forte, chi ha vicino persone che lo sostengono e
lo aiutano, riesce bene op male a continuare a camminare, ma chi
è debole, chi è solo, non ce la fa e l'unica cosa
che riesce a fare è sedersi.
Margherita De Luca
Caro Dio,
"Ma Tu sei sempre vicino a me?"
Questa è una delle tante domande a cui non riesco a dare
una risposta.
In questo periodo ho la testa che mi rimbomba, tante domanda e
poche risposte, ma perché?
Tu esisti veramente?
Mi ascolti sempre quando prego?
So che molti Ti fanno queste domande e Tu rispondi sempre, ma
perché io non Ti sento? Forse è colpa mia? Ti ho
fatto qualcosa? Perché non riesco a sentire la Tua voce?
Di sbagli ne ho commessi tanti, potrai mai perdonarmi?
Non so com'è il Tuo aspetto, però ho creato, nella
mia mente, un'immagine; Tu, secondo me, sei: alto, castano, con
gli occhi marroni, barba scura e non tanto lunga. Hai sempre il
viso triste e serio, però so che il Tuo cuore è
pieno di felicità.
Allora, è vero che sei così?
Forse se vedessi il Tuo aspetto, ci rimarrei male perché
ormai credo troppo nella figura che ho creato, quindi se Tu fossi
diverso non so quale reazione potrei avere.
Io da piccola non mi sono mai posta queste domande perché
credevo a quello che mi raccontavano, ed ero troppo piccola per
capire o fare così domande complicate. Se chiedessi a un
bambino se crede in Te sono sicura che risponderebbe di si, come
avrei risposto io qualche anno fa.
Con questo non voglio dire che non credo in Te però mi
piacerebbe avere più certezze.
Queste "certezze" le sto cercando, ma non so se da sola
posso farcela. Ho bisogno di una mano, solo Tu puoi darmela.
Ho chiesto a molto se Tu esisti e qualcun altro mi dice di no,
poi facendo altre domande ad altre persone ricevo sempre risposte
contraddittorie.
AIUTAMI!!!!
Martina Gozzi
Molti si chiedono il perché delle cose, perché
avviene un fatto o semplicemente perché esiste.
Certo, è giusto porsi questi interrogativi, chiedersi il
perché, ma non sempre, anzi quasi mai è possibile
ottenere una risposta che ci soddisfi.
Nel testo della canzone "Hai un momento Dio", l'autore
si pone molteplici domande, ignaro che forse non esiste una risposta.
A mio parere esistono domande cui non è possibile rispondere.
Ognuno di voi si sarà chiesto da piccolo se veramente esiste
Dio, e se c'è, perché non si fa mai vedere quando
noi preghiamo per lui e ci chiediamo
esisterà veramente
o non ha tempo per ME?
Ci sono persone che vogliono essere circondate da figure, idee
concrete e non semplicemente da pensieri e credenze astratte;
ci sono persone che vogliono essere ascoltate ma che soprattutto
vogliono pregare per qualcuno, vogliono essere ascoltate da qualcuno
qualcuno
che sia lì davanti a loro. Vogliono una risposta immediata
ai loro perché!
Se devo essere sincera, anche io da un certo punto di vista, mi
comporto ugualmente: capita che uno si senti preso in giro e si
domandi se veramente ha qualcosa in cui credere, se ha una certezza.
Può capitare che uno si senti solo, offeso, insignificante:
nessuno, neanche Dio lo ascolta, gli risponde
ma perché???
Alice Pizzi
Trovo questa canzone così semplice ma così diretta
nella mente di ciascuno di noi perché queste domande così
stupide , ingenue, esprimono qualcosa di vero. Da piccola mi hanno
insegnato che si è buoni solo se si prega, che Dio ci è
sempre dinanzi ci aiuta ci sorregge nei momenti più difficili
del nostro cammino. Ma quando si è piccoli si crede a tutto
questo, e quando si è grandi, a cosa si crede?
Voglio bene alla Megghy, alla Tina . ciao
Mi sento un po' come la persona di questa canzone, confusa, la
mente invasa da mille perché e per come
Penso che a tutti capiti di chiedersi perché si continua
comunque a soffrire, le persone a cui vogliamo bene non ci sono
più ogni giorno è più difficile andare avanti
nonostante tutti i problemi e le domande.
Ma poi i problemi aumentano le sofferenze si accumulano aumentano
non si riesce più a trovare una motivazione valida per
andare avanti, ci si lascia andare , non si cercano più
spiegazioni perché nono esistono risposte.
Francesca Pizzi
NOI E GESU
Io non ho mai chiesto ai miei genitori di vedere Gesù
,forse perché fin da piccola mi hanno sempre insegnato
che Gesù esiste e che anche se noi non lo vediamo è
sempre vicino a noi.
Se un bambino mi facesse le stesse domande io rimarrei allibita
e spiazzata , molto probabilmente risponderei che in ogni caso
la preghiera è un modo per parlare con lui ,e che anche
se non lo vediamo e non risponde lui ci sta guardando ,ci sta
ascoltando e cerca di "esaudire" le nostre preghiere
e di aiutarci in qualunque modo possibile.
Durante una lezione di religione il prof. ci ha chiesto come facciamo
a continuare a credere in Dio anche quando non vediamo i "risultati"
.Io ci ho pensato e mi sono risposta.
Penso che comunque , anche se non vediamo i "risultati"
lui c'è sempre ,e che non bisogna abbattersi al primo ostacolo
,bisogna andare avanti ,credere in quello che si sta facendo e
continuare a pregare ,alla fine ,secondo me ,i risultati si avranno
.L'importante è crederci.
Ieri sera ho visto un programma in televisione, "miracoli"
,e parlavano di un bambino che era stato portato all'ospedale
perché aveva febbre alta e qualche puntino rosso sul torace
.
Qui gli avevano diagnosticato una malattia molto grave .Ogni giorno
peggiorava e rischiava di morire da un momento all'altro .Cosi
la madre preoccupata andò alla tomba di Padre Pio ,li pregò
e a tutti gli amici che le chiedevano se potevano fare qualcosa
lei rispondeva "pregate per mio figlio".
Bhè ,il bambino proprio sul punto di morire si è
salvato .E per di più il bambino ha raccontato che una
notte quando era all'ospedale aveva visto Padre Pio che gli aveva
preso la mano e gli aveva detto "Stai tranquillo ,guarirai!".
Poi l'aveva preso per mano ed erano volati fino a Roma in un ospedale
e li avevano guarito un bambino.
Io non so se tutto questo è vero o no ,comunque io ci credo
e continuo a pensare che Dio esiste e che bisogna continuare a
pregare.
Ranzolin Caterina
RIFLESSIONE
Quando si parla con dio non bisogna aspettarsi una risposta.
Primo perché non ci siamo solo noi e poi anche perché
spesso ci sono cose molto peggiori dei nostri problemi. Sicuramente
ci ascolta e "registra" quello che diciamo aiutandoci
poi in futuro, appena ha un attimo. Non bisogna chiedere il perché
delle cose, credo che prima o poi ci viene data una risposta a
tutto. C'è chi dice che sul punto di morte si riveda tutta
la propria vita e si capisca tutto quanto ci sia da capire. E
anche se dopo quell'istante non si può più raccontare
nulla a nessuno, questo ci basta per essere soddisfatti ed appagati.
Forse è in quel momento che Dio si dedica di più
a noi e ci spiega ogni cosa, tutto ciò che in vita gli
abbiamo domandato e che lui ha registrato. Quindi non bisogna
pensare che domandare a Dio sia inutile perché forse tutto
ci verrà detto alla fine, nel momento della verità.
E' difficile pensare che non esista realmente un dio, qualcuno
a cui domandare, qualcuno che ha una risposta per tutto. Non è
un caso che ogni religione abbia una figura guida, che sa tutto,
che aiuta ed accompagna nella vita i suoi fedeli. Forse l'uomo
ha bisogno di credere in qualcuno senza curarsi della sua esistenza.
Penso che l'uomo sarebbe perso senza la consapevolezza che esiste
qualcuno in grado di rispondere a qualsiasi cosa e capace di compiere
ogni azione.
Forse non ci risponde verbalmente perché ha già
programmato qualcosa per noi che ci meritiamo e che dobbiamo sapere
accettare. Forse è una vita che abbiamo determinato con
certe azioni nell'esistenza precedente o che abbiamo scelto prima
di nascere.
E se la nostra vita fosse un premio o una punizione per come ci
siamo comportati in un'altra vita?
O forse quella che viviamo ora ci è stata data per rispondere
alle richieste della precedente?
Ma così affermerei l'esistenza della reincarnazione, altro
punto importante. Esiste o no ?
Se esistesse sarebbe annullato il detto "Si vive una volta
sola" e sarebbe forse una possibilità dataci da Dio
di rimediare ad una esistenza piena di errori che non ci è
piaciuta.
Se però dopo la morte ci si reincarnasse , scomparirebbe
il concetto di Paradiso, d'Inferno e al limite di Purgatorio.
E se addirittura il Purgatorio fosse un luogo dove ti fanno reincarnare
fino a quando Dio non ha deciso un giudizio per il quale mandarti
all'Inferno o in Paradiso?
Di questo passo rischio di finire nell'assurdo. Insomma basta
domande, pensare troppo fa male, sarà quel che sarà!!!
RIBERTO LORENZO
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