Veronesi inamissibile
di Massimo Zambelli
Cerchiamo tutti di autocontrollarci ma davanti a
queste affermazioni si scoppia. Oggi 7 marzo sul Corriere, "l'oncologo
di fama internazionale" Dottor Professor Veronesi definisce
la legge 40 antiscientifica e illiberale. Ma fosse che ce l'avesse
solo con la legge 40. Gli chiedono:
E le analisi preimpianto
vietate?
«In questo caso la legge 40 nega uno
dei maggiori progressi della medicina. Pare che il legislatore
ignori il vero obiettivo delle analisi preimpianto: quello di
dare la possibilità a chi è portatore di una malattia
genetica di non trasmetterla ai propri figli. È stata vanificata
la grande speranza di ridurre in modo consistente il tragico peso
umano e sociale di 30 mila bambini che ogni anno nascono in Italia
con gravi malformazioni».
Bisognerebbe fare lo spelling. La diagnosi preimpianto
che permette la selezione del figlio è "uno dei maggiori
progressi della medicina". Il cui "vero obiettivo"
è di non trasmettere la malattia eliminando il malato. Un
bel colpo per un medico. La diagnosi preimpiano fatta sull'embrione
non previene il concepimento permettendo di conoscere i gameti difettosi,
ma individua i figli malati a concepimento avviato con l'unico obiettivo
di eliminarli.
Ecco qui il passaggio migliore: "È stata
vanificata la grande speranza di ridurre in modo consistente il
tragico peso umano e sociale di 30 mila bambini che ogni anno nascono
in Italia con gravi malformazioni". Come? Eliminandoli prima,
nel silenzio del laboratorio. Una grande speranza non far nascere
quei figli malati. Una gran disgrazia la loro presenza. Ogni anno
30.000. In dieci anni 300.000 persone che era meglio non ci fossero
state. Il mondo avrebbe avuto più speranza. Speranza vanificata
da quei retrogradi che hanno approvato questa legge. Per favore
andate a leggere questo
sito e giudicate.
Stiamo deragliando. E nessuno nel mondo della
cultura che sappia riconoscere la mentalità soggiacente e
abbia la dignità di accusare chiamando per nome il mostro?
Pensavamo che decenni di memorie e commemorazioni antifasciste a
antinaziste ci avessero vaccinati e invece nel silenzio compiaciuto
onoriamo gente che pensa queste cose. Hanno perfettamente ragione
Brunetta e le altre persone con malattie gravi a reagire
con indignazione
Torniamo ad ascoltare Bertold Brecht:
E voi, imparate che occorre vedere e non guardare
in aria; occorre agire e non parlare. Questo mostro stava, una
volta, per governare il mondo! I popoli lo spensero, ma ora non
cantiamo vittoria troppo presto: il grembo da cui nacque è
ancor fecondo.
Bertold Brecht
post scriptum ad Arturo Ui
Berlino, 1947
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