Caro amico...

 
 
     
 

Iniziamo questa raccolta di interventi in ricordo di Paolo, per gli amici "Pallino", con le lettere di alcune compagne di classe.

Commento all'animazione e mia lettera

Se volete lasciare un vostro ricordo
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Caro amico.. o meglio.. Caro Pallino..
So che in questo momento mi stai guardando da lassù e mi stai chiedendo come sto, come ho preso tutta questa storia..

Non puoi pretendere che io ci abbia capito qualcosa: è successo tutto talmente in fretta che quando, anche adesso, provo a pensare: "Ora devo riordinare le cose in testa!", ci rinuncio subito perché non saprei da cosa cominciare..

Non riesco assolutamente a credere che tu non ci sia più...

Mi ricordo quando martedì sei andato alla lavagna con il solito passo tranquillo per l'interrogazione di biologia e ti sei appoggiato al muro.. Sono cose banalissime ma mi sono rimaste impresse in testa e mi ricordo ogni minimo particolare..

Venerdì in palestra stavi giocando con Roddy e io vi guardavo, poi sei caduto a terra e da lì non ho più capito niente: Roddy mi ha mandato a chiamare la prof e gli altri, alcune prof hanno cominciato a fare cose come la respirazione e noi che avevamo fatto anche il corso per queste emergenze restavamo impassibili senza sapere cosa fare.. Mi sentivo completamente inutile e ti continuavo a massaggiare le gambe senza rendermi conto della gravità della situazione, poi è arrivata l'ambulanza, ci hanno chiusi in uno spogliatoio e lì dentro scherzavamo e c'era chi ti avrebbe ricoperto di bacini (Wita) quando, il giorno seguente saresti tornato e chi (come me) ti avrebbe picchiato (ovviamente ironico!) per il colpo che ci avevi fatto prendere..

Poi hanno cominciato ad arrivare strane notizie: "Sì, sta bene e respira.."……. "Lo portano al Maggiore perché ci sono più apparecchiature.."…… "E' peggiorato.."…….. "E' molto difficile che ce la faccia.."………………………………………………………………………………………….

Tutto ci è passato davanti in una mattinata e mentre gran parte delle classi faceva lezione, noi eravamo seduti sulle panchine dell'atrio a seguire ciò che stava accadendo come SPETTATORI e a chiederci quando ci saremmo svegliati da quell'incubo.. e io me lo chiedo ancora adesso..

Quando ho saputo che non saresti più tornato è come se qualcosa mi avesse detto di non piangere perché non sarebbe servito a nulla: stavo seduta a cercare di arrivare a capo di qualcosa ma senza riuscirci, finché le lacrime non hanno incominciato a uscire da sole..

Venerdì ho capito quanto la vita è importante ma nello stesso tempo, quanto è fragile ed è vero quando si dice che è appesa a un filo. Dalle 9,40 alle 11 il mio modo di vedere la morte è completamente cambiato: prima la sentivo lontanissima da me e comunque come qualcosa che mi avrebbe toccato solo ad una certa età ma ora so che NON è così..

Anche se so che è una cosa brutta e da egoista devo ammettere che la prima cosa che ho pensato è stata: "Perché proprio nella mia classe???".. Poi mi sono resa conto che tu, Pàllin ora stai molto meglio di noi e sei dove tutti prima o poi andremo, inoltre è una esperienza che ci fa crescere tantissimo e ci invita anche a capire quanto nella nostra vita è importante Gesù..

All'inizio pensavo che non sarei riuscita a superare questa situazione ma penso che la fede mi abbia aiutato un sacco! Dopotutto…ok, ora non ti vediamo ma tra un po' di anni ci rivedremo di nuovo (tu sarai sempre giovane e noi vecchi!) e poi tu adesso sei in un posto meraviglioso: che senso avrebbe per noi essere tristi? Anche perché se noi siamo tristi lo sei anche tu.. quindi dobbiamo sorridere!!!

Parlando col prof di religione ci è venuto in mente che sei morto di venerdì….come Gesù!! E abbiamo saputo che la nostra è stata la prima classe dell'istituto ad aver appeso il crocefisso in classe...ora non voglio dire chissà cosa ma solo che sicuramente quello che per molti è, o PENSANO CHE SIA, solo un simbolo o un pezzo di legno ci ha fatti sentire molto uniti, ci ha aiutati a superare insieme questo momento ricordandoci che Gesù è sempre con noi e nel frattempo ha aiutato alcuni di noi che, dopo quanto era successo, stavano perdendo la fede, a ritrovarla attraverso preghiere stupende trovate aprendo a caso la Bibbia..

Come ultima cosa prima di salutarti devo dirti che se sto passando questi giorni serenamente e sono riuscita ad essere allegra anche al tuo funerale è anche perché so che Tu ci guardi sempre sorridendo come facevi dal banco..

E' proprio per il tuo sorriso, che non possiamo più vedere, che noi dobbiamo sorridere.. perché guardandoci gli uni gli altri ritroviamo in ognuno di noi un po' di te….

Ciao Pàllin.. ti voglio bene..
Pele

 
     
 

Caro amico, caro Pallino,
non puoi neanche immaginare quanto mi manchi, come vorrei che tu fossi qui per sorriderci ancora.
Quando penso a quel povero ragazzo morto in una palestra, quella della sua scuola, penso che non può essere vero, ma poi mi scontro con la realtà e realizzo che quel ragazzo sei proprio tu e non me ne faccio una ragione. Non riesco proprio a credere che non ti vedrò più, che non potremo più chiacchierare, studiare, ridere, giocare, discutere, scherzare, crescere, vivere insieme. Eh già, perché tu non vivi più… no no, il tuo corpo non vive più, ma tu ci sei… eccome se ci sei!!

Sai, a volte penso a quante cose avresti dovuto fare ancora, a quante cose avremmo potuto fare ancora, insieme, ancora, amici come sempre.

Non riesco a credere che tu sia morto…morto…MORTO. Mi sembra così strano, così inverosimile, più lo ripeto più suona assurdo. Quando ti penso, (bè, piuttosto di frequente..) mi "consolo" pensando che in fondo tu ora stai meglio, dovunque tu sia, qualunque cosa tu faccia.

In questo momento mi viene in mente un passo de "Il piccolo principe", quel libro straordinario, che dice: "…E quando ti sarai consolato (ci si consola sempre) sarai contento di avermi conosciuto. Sarai sempre il mio amico". Sai, io sono stata contentissima di averti conosciuto e sarò sempre la tua amica, se lo vorrai, anche se non mi sono ancora consolata e credo che ne passerà ancora del tempo!!

Tutte le mattine spero di vederti arrivare a scuola, come se tu fossi partito per una vacanza e potessi tornare da un giorno all'altro. Non credermi una bambina che non vuole accettare la realtà, so benissimo cos'è accaduto, solo non riesco a realizzarlo, non riesco a capirlo. Mi ci vorrà del tempo, questo è certo, ma ora più ci penso, più lo trovo inconcepibile e impossibile. Non so se riesci a capirmi, lo spero.

Ti faccio una promessa: ti porterò sempre con me, in qualsiasi momento, così potrai continuare a vivere anche tu e forse ti peserà meno il fatto di aver avuto una vita così breve. Spero di non essere presuntuosa dicendoti queste cose, ma stai sicuro che anche gli altri ti porteranno con sé e tu non morirai. Capisci? Sei diventato parte di noi, non succede a molti! Spero tu mi perdonerai se sono diventata monotona!

Non mi sembra vero che tu non ci sia più e sono sicura che prima o poi tornerai, perché ti mancheremo troppo e non potrai più resistere senza di noi! Per ora ti saluto e ti abbraccio con tutta l'anima, nella speranza di rivederti.

Un bacio
Sere

 
     
  Caro Pallino,

mentre ti scrivo questa lettera mi sembra quasi impossibile che tu non la leggerai... Quando ti penso (più o meno sempre in questo periodo) non mi rendo ancora conto che tu non ci sia più. Continuo ad avere davanti agli occhi le immagini di quel venerdì, noi eravamo tutti preoccupatissimi ma in fondo io pensavo che il giorno dopo saresti comunque tornato a scuola e avresti ricominciato a prendere in giro il mio ginocchio come facevi sempre.

Dentro di me ho una marea di sentimenti, molti dei quali in contrasto tra loro, che però non riesco a riordinare. Da un lato so che ora stai meglio di noi ma dall’altro penso anche che tu non dovresti "star meglio" a 16 anni... Subito dopo l’accaduto avevo un gran senso di rabbia verso tutto, anche verso Gesù, infatti mi chiedevo perché non avesse impedito una cosa del genere, e in contemporanea a questo ho iniziato a perdere molte certezze relative alla mia fede, non riuscivo più a credere totalmente nel Signore. Fortunatamente ho avuto vicino a me degli amici (Pele) che mi hanno aiutato molto, e un giorno, aprendo a caso la Bibbia, ho trovato una preghiera che parlava della morte prematura delle persone buone e mi ha fatto pensare...


"...Divenuto caro a Dio, fu amato da Lui
e poiché viveva tra i peccatori, fu trasferito.
Fu rapito, perché la malizia non ne mutasse i sentimenti
o l’inganno non ne traviasse l’animo,
poiché il fascino del vizio deturpa anche il bene
e il turbine della passione travolge una mente semplice..."


Leggendola mi sono resa conto che per ogni cosa che accade, anche la più triste, c’é un motivo anche se non sempre noi siamo in grado di capirlo.

Il fatto che tu adesso non ci sia più mi ha cambiato totalmente la vita e la visione che avevo di questa: mi sono resa conto di quanto possano essere vicine cose come la morte che prima vedevo con molto più distacco. L’unica cosa di cui mi dispiace un po’ é che non ti ho mai detto seriamente quanto bene ti voglio, forse perché me ne rendo veramente conto solo adesso che non ti posso più sentire vicino come prima, anche se so che comunque sei sempre con me. Adesso che te ne sei andato mi vengono im mente episodi che all’epoca consideravo normali (come quando mi mandavi i messaggi per sapere se ero svenuta o no a fare gli esami del sangue!) ma che adesso hanno acquisito una grande importanza perché mi ricordano com’eri con me: sempre simpatico e dolcissimo! Mi sembra inutile dirti che mi manchi un sacco perché lo sai già... comunque continua anche adesso a starci vicino come facevi sempre...


Ti voglio tanto bene

Rita