* Le
bugie hanno le gambe corte...e quando si tratta di Chiesa
siamo alle solite, cambia la forma ma l'anticlericalismo è
quello di sempre:
"Se vi accorgete che qualcuno
vi mente sempre, spudoratamente, non abbiate dubbi. Quello
è certamente un vostro nemico. Nella guerra c'è il massimo
della violenza e, parallelamente, c'è il massimo della menzogna.
Ciascuno fa di tutto per diffamare l'avversario. Lo descrive
come un essere malvagio, mostruoso, repellente. Inventa su
di lui ogni tipo di calunnie... Anche la propaganda politica
è menzognera. Si sforza di screditare l'avversario, non gli
riconosce meriti e pregi ma solo difetti e turpitudini.
La diffusione della menzogna
in qualsiasi ambito è sempre un segno di violenza e sopraffazione.
Infine la menzogna sistematica in politica indica odio." (Francesco
Alberoni, Corriere della Sera, settembre 2000)
Chi fossero veramente i comunisti nostrani
ce lo dice Carlo Cassola in "Le passioni di un decennio"
1956, Garzanti
"Tutto un castello di sofismi con
cui si giustificava la dittatura staliniana con tutti i
suoi delitti (ma che dico? Una giustificazione avrebbe
ancora avuto un senso: ma il fatto si è che si negava che
Stalin fosse un dittatore e si negavano tutti i delitti)
è crollato come un castello di carte. E voi mi venite a
dire che il congresso del Pcus ha ribadito la linea togliattiana
sulla via italiana al socialismo! Ma chi se n’è accorto
di questa via italiana al socialismo? Togliatti è un ideologo
che ignora i termini reali del dibattito politico. Mostra
di non sapere che in Italia, in tutti questi anni, nei cinquantamila
caffè della provincia italiana, il dibattito è stato unicamente
pro o contro Stalin, pro o contro l’Urss, pro o contro le
forche di Praga […]. Mai si è parlato o discusso della via
italiana del socialismo, perché tutto l’atteggiamento ufficiale
del Pci era orientato nel senso dell’accettazione supina,
dell’adorazione della realtà sovietica."
Perché l' ANOMALIA degli ex comunisti italiani
è ancora attuale ce lo spiega il noto opinionista
del Corsera prof. Sergio Romano intervenuto
di recente in un dibattito a Livorno sul Novecento (rivista
di storia LINEA TEMPO, anno 2000, Ce.se.d):
"Italia e Francia sono i paesi in cui a partire
dalla conclusione della Seconda Guerra Mondiale comincia
una grande ambiguità: il comunismo è antidemocratico e rappresenta
una minaccia, ma al tempo stesso è il partito che ha maggiormente
contribuito alla resistenza contro i tedeschi. Ecco quindi
che in Italia si pone il problema di come considerare i
comunisti: sono una componente fondamentale della nostra
democrazia o sono una minaccia? Con questo problema abbiamo
vissuto fino alla fine degli anni 80 ...Questa storia è
finita: è morto il comunismo, è morta l'Unione Sovietica,
il Pci ha fatto una "CONVERSIONE"...Che cosa accade quando
una persona si converte? Accade molto spesso che porta con
sé una parte della propria cultura, vorrebbe non rinunciare
interamente al proprio passato, non vorrebbe in qualche
modo dire a se stesso: "Ho sbagliato tutto" Ecco allora
che i comunisti italiani, diventati socialdemocratici, sono
fondamentalmente antirevisionisti, perché non vorrebbero
che , nel rivedere la storia, si imputassero loro gli errori
di giudizio e gli errori di comportamento che invece in
alcuni casi hanno certamente commesso. Ecco, questa è la
ragione per cui occorre essere revisionisti: non per vincere
una battaglia politica ma perché non è giusto entrare nel
nuovo secolo con una storia del secolo precedente scritta
ad uso di coloro che non vorrebbero riconoscere gli errori
commessi. "
PAPA PIO XII ANTICOMUNISTA RAZIONALE NON VISCERALE
Quando l'ambasciatore d'Italia nel 1942 presentò istanza per
sollecitare una dichiarazione in favore dei soldati tedeschi
ed italiani impegnati nella campagna contro la Russia bolscevica,
Pio XII rifiutò.
Breve bibliografia
Una ricerca storica, recente
e innovativa, sulla rete di aiuto imbastita dalla Chiesa a
favore dei perseguitati dai nazisti è in "Uomini e lager"
a cura di Giuseppe Emmolo ed. ce.se.d associazione Diesse
(tel. O2/606377); emerge la genialità e l'inventiva
di uomini che per aiutare il prossimo misero a repentaglio
la propria vita, riattivando le catacombe e in qualche caso
escogitando soluzioni incredibili!
Altri testi :
1) Padre Pierre Blet, "Pio
XII e la Seconda Guerra mondiale negli archivi vaticani",
ed. Paoline,
2) Margherita Marchione,
"Pio XII e gli ebrei" ed. Pan Logos
3) Igino Giordani, Pio
XII - un grande Papa
4) Paul Duclos, Le Vatican
et la deuxième guerre mondiale
5) Massimo Caprara, Togliatti,
il Komintern e il gatto selvatico, ed. Bietti
6) Carlo Cassola , Le
passioni di un decennio, 1956, Garzanti
7) riv. Linea Tempo,
AA.VV., n. 3 dic. 1999
8) Quirino Paganuzzi,
Pro papa Pio, ed. Omicron
9) De Felice, Gli ebrei
italiani sotto il fascismo
10) Breitman, Il silenzio degli alleati,
Mondadori
|